Qualcuno si é già accorto, qualcuno no: l’economia lineare non funziona più. Non abbiamo più risorse illimitate o la possibilità di smaltire rifiuti all’infinito.
Horizon e Life sono i programmi della Commissione Europea che finanziano le aziende pronte a tracciare un nuovo percorso verso la circolarità dei modelli di business.
L’economia circolare é un cambio di modello economico.
Per questo oggi, le aziende e i ricercatori sono concentrati – e devono concentrarsi – sul trovare modelli e prodotti che permettano di:
- Allungare il fine vita del prodotto sia migliorando la perfomance del prodotto stesso sia individuando già in fase di design del prodotto i possibili usi alternativi allo smaltimento
- Ridurre l’impatto della produzione industriale sull’ambiente, sull’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria (di questo tema riparleremo tra poco, quando entreremo nel vivo del programma LIFE).
- Ridurre i rifiuti anche attraverso il ripensamento della supply chain per diminuire gli sprechi di produzione e collocamento sul mercato. I rifiuti sono una risorsa, possono essere scomposti nelle materie che li compongono e diventare nuovi prodotti.
Ma la Commissione Europea si pone un’ambizione più ampia: cambiare il modo di vivere dei cittadini europei, proponendogli nuovi prodotti, e agevolandoli nella transizione a uno stile di vita più sostenibile e finanzia questa transizione con dei bandi dedicati.
Horizon Europe o Life? Ready or (Road) to Market
I progetti candidabili per Horizon sviluppano un prodotto o un modello che é in una fase pre-market, o che spesso esiste solo nella mente degli innovatori e delle aziende che toccano quotidianamente con mano i problemi del settore. Le stesse aziende che sono in prima linea nell’elaborare soluzioni.
LIFE potenzia dei prodotti o dei modelli già sul mercato o pronti ad andare sul mercato ed in grado di produrre un impatto a brevissimo termine. Infatti, parliamo per LIFE, di progetti close-to-market. Progetti che hanno un alto livello di preparazione tecnica e commerciale, pronte ad essere valorizzate su scala industriale o commerciale.
Quando parliamo di economia circolare, Horizon è il programma che aiuta le aziende e la ricerca a sviluppare soluzioni innovative (nuovi materiali, nuovi modelli, nuovi modi di fare qualcosa…) e spesso ancora da prototipare per risolvere alcune delle più grandi sfide attuali che sta vivendo la società.
Come funziona il programma LIFE?
Il programma LIFE non ha dei cluster come Horizon, ma dei sub-programme, sono 4: uno dedicato alla biodiversità, due dedicati al clima e uno dedicato all’economia circolare. Quello di cui parleremo oggi, e si chiama sub-programma Circular Economy and Quality of LIFE.
Questo programma ha un occhio di riguardo per le aziende, grazie ai bandi SAP. E’ sempre importante che le aziende provino a costruire una rete di progetto, ma qui non é obbligatoria.
All’interno di questo programma di lavoro la Commissione Europea finanzia aziende – anche affiancate da ricercatori – che hanno proposte progettuali finalizzate a:
- ridurre il consumo di risorse e facilitare la transizione verso un ambiente sostenibile, circolare e efficiente dal punto di vista energetico e resiliente ai cambiamenti climatici;
- sviluppare sistemi circolari, in linea con il nuovo piano d’azione per l’economia circolare e che riflettano la sua attenzione ai prodotti sostenibili. Un’attenzione specifica sarà data ai progetti delle regioni ultraperiferiche e insulari dell’UE.
Cosa devono raccontare i progetti?
Come tutti i programmi di finanziamento europei anche LIFE prevede la scrittura di un progetto, ma in particolare un progetto LIFE deve focalizzarsi su alcuni aspetti.
I progetti presentati devono raccontare l’impatto del progetto (ovvero come la soluzione proposta risolve il problema?), la sostenibilità finanziaria (come si finanzierà il progetto una volta esaurito il finanziamento europeo?), e se il tuo progetto avrà un risultato come potrà essere replicato in altri settori industriali e come verrà trasferito e comunicato questo risultato?
Puoi approfondire questi temi con l’articolo Partire col bando giusto: cosa fare e come