Contributo a cura di Luigi Capristo
Quando si avvia un nuova start-up, il primo step è quello del business design, ma questo non è sufficiente, non è sufficiente strutturare la propria idea, la parte più importante e spesso più trascurata è quella di verificare i numeri e le previsioni economico finanziarie.
Questa operazione serve per rendere scalabile e sostenibile dal punto di vista economico il tuo progetto.
Il funding mix e altri strumenti di pianificazione finanziaria del progetto
Il secondo step è la redazione del business plan, ma non solo, la fase più strategica che ereditiamo dalle tecniche di Project Cycle Managment è quella di stabilire il Funding Mix più appropriato, ovvero definire le risorse finanziarie di cui si necessita con uno sguardo anche ai futuri bisogni della nostra realtà e diversificando gli strumenti finanziari adottati.
Come funziona il funding mix e quali sono i vantaggi?
- una maggiore resistenza a potenziali squilibri finanziari del progetto;
- facile raggiungimento dell’importo complessivo di cui si necessita (integrando più fonti di finanziamento è più facile raggiungere la somma totale di investimenti a medio e lungo termine);
- maggiore propensione del Ente finanziatore a investire, che sarà stimolato ad investire dalla presenza di altri soggetti che credono nell’iniziativa imprenditoriale.

Quali fonti si integrano nel funding mix?
La scelta di optare per una piuttosto che per l’altra, oltre riguardare il proprio settore di pertinenza, deve essere condotta in maniera ragionata e strategica:
- Bandi: agevolazioni (contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero/ agevolato, etc.) promosse da enti pubblici e/o privati la cui partecipazione richiede determinati requisiti quali, a titolo esemplificativo, la coerenza degli obiettivi perseguiti dal progetto con quelli del bando, la disponibilità al co-finanziamento. Per ogni progetto esistono dei bandi dedicati, la strategia ancora una volta ci viene in aiuto, individua sempre il bando giusto;
- Investimento personale o auto-investimento: ogni progetto, soprattutto se valutato all’esterno, deve prevedere un impegno da parte di chi lo propone e lo idea. Un tuo investimento è sempre richiesto, per questo è importante inserire nel funding mix anche risorse proprie. Se ti approcci ai bandi e agli investors senza tue risorse personali, questo non consolida la reputazione del progetto nei confronti degli stakeholders esterni;
- Venture capitalist: Enti solitamente privati (es.Fondazione Giordano Bruno dell’Amore), che investono somme ingenti in progetti ad alto rischio ma con un elevato impatto sociale o innovativo, richiedendo però un equity nelle quote societarie;
- Business Angels: soggetti che investono quote del proprio patrimonio a titolo di investimento, direttamente in piccole imprese e che si riservano il diritto di supervisionare le pratiche di gestione dell’azienda;
- Incubatori d’impresa o acceleratori: team di esperti che dedica tempo e risorse economiche per “incubare” una nuova attività, ovvero per fare in modo che nasca/ si sviluppi coerentemente con le esigenze del mercato target;
- Crowdfunding: processo con cui più persone conferiscono somme di denaro, anche di modesta entità, per finanziare un progetto reso pubblico attraverso piattaforme dedicate (es. Produzioni dal Basso), generalmente si prevede un rewards;
- Equity Crowdfunding: qualora la reward prevista sia la partecipazione alla vita societaria si parla di equity–based crowdfunding, forma di finanziamento che permette così di diventare soci della realtà che si decide di supportare. Se taluna avrà successo, il valore delle azioni aumenterà e si potrà così conseguire un profitto, oppure si può scegliere di incassare i dividendi;
- Finanziamenti Bancari: finanziamenti di solito più onerosi rispetto ad altre forme di finanziamento e per i quali è necessario disporre di una garanzia personale;
- Le 3F (family, friends, fools): cercare risorse dalle persone a noi care e ci hanno sempre sostenuto permette di ottenere benefici in termini sia di costi che di scadenze per la restituzione – in gergo essi sono infatti i c.d. “capitali pazienti” – anche se il prestito è da regolare in maniera trasparente per non rischiare di rovinare i rapporti;
Stabilire un adeguato Funding Mix alla luce delle molteplici possibilità che si hanno, può risultare complesso per chi non ha competenze specifiche. Il funding mix va raccontato con alcuni strumenti, come il business plan e il pitch, documentazione necessaria per “far colpo” sugli investitori.