“Cosa facciamo adesso?” è la prima domanda che sorge quando una realtà decide di integrare i bandi nella propria strategia di sviluppo.
La risposta è: “pianifichiamo, scriviamo il progetto e ci facciamo trovare pronti per quando esce il bando”.
Questo è un punto davvero fondamentale: lavorare con i bandi per una realtà è un’integrazione della strategia aziendale.
Un finanziamento da bando non è un premio, ma un riconoscimento a un progetto che è sia in grado di produrre un impatto, che di soddisfare le politiche dell’ente finanziatore che ha stanziato le risorse a bando.
Partecipare ai bandi, richiede strategia e pianificazione: non si può partecipare a un bando in maniera improvvisata.
Questo accade molto spesso, si vede un bando e si vuole partecipare a tutti i costi, ma la partecipazione a un bando è il punto di arrivo di un percorso molto lungo.
Quali sono i tuoi progetti e quali attività vorresti finanziare?
Penna e carta alla mano (o Ipad per i più tecnologici). Fai una lista dei progetti che vorresti finanziare, delle attività necessarie per raggiungere il risultato di progetti, una stima dei costi e chiediti “cosa risolvo con il mio progetto?”.
Questo passaggio dovrebbe essere seguito dalla matrice di sostenibilità. Una tabella che ti serve per capire come garantire la sostenibilità economica del tuo progetto.
La matrice di sostenibilità è lo strumento che ti aiuta a coordinare le fonti di finanziamento del tuo progetto. Ti aiuta a capire quante risorse sono necessarie e come coordinare la quota finanziata dal bando e l’investimento richiesto a chi partecipa al bando.
Ma la matrice di sostenibilità ti aiuta anche a capire quali sono le attività del progetto che devono essere portate avanti anche al termine del finanziamento per garantire continuità al tuo progetto.
Un progetto finanziabile è un progetto sostenibile!
Una volta che hai compilato questa prima lista ci sono altri punti fondamentali da tenere a mente e a cui provare a dare delle risposte prima di partecipare a un bando europeo o nazionale.
Non esiste il bando perfetto, ma esiste un progetto da cui partire a lavorare e da adattare alle richieste dell’Ente finanziatore.
Lavorare con i bandi richiede programmazione, un investimento di tempo e risorse a medio-lungo termine e di essere affiancati da figure specializzate.
Per lavorare con i bandi non è possibile improvvisare. Devono essere fatte delle analisi per capire a quali bandi partecipare, quali progetti promuovere e come integrarli nella realtà che andrà a svolgere tutte le attività progettuali. E potrebbe essere necessario svolgere una serie di valutazioni strategiche, come la ricerca di partner di progetto.
Capire a quali bandi partecipare, è una fase molto delicata, strategica, un lavoro chirurgico, che si fa durante l’assessment iniziale.
Individuati i bandi adatti, si inizierà la progettazione e poi l’invio della candidatura e si attenderà la graduatoria e se si è finanziati, potranno partire le attività progettuali.